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Il Mistero dell’Uovo di “Pascua”

“La mattina di Pasqua, don Camillo, uscendo di buon’ora, trovò davanti alla porta della canonica un colossale uovo di cioccolata con una bella gala di seta rossa.
O meglio: un uovo formidabile che assomigliava molto a un uovo di cioccolato, ma che in realtà era semplicemente una bomba da cento chili, che avevano pitturato di marrone dopo averle segato gli alettoni.

La guerra era passata anche per il paese di don Camillo e gli aerei avevano fatto più di una visita buttando giù bombe. E parecchi di questi maledetti arnesi erano rimasti inesplosi, appena conficcati in terra o addirittura liberi sul terreno, perchè gli aerei avevano bombardato da bassa quota. Finito tutto, erano arrivati da qualche parte due artificieri che avevano fatto brillare le bombe giacenti lontano dall’abitato e avevano disinnescato quelle che non si potevano far brillare perché cadute vicino alle case. E le avevano ammassate riservandosi di venirle a prendere. Una di queste bombe era caduta sul molino vecchio squassando il tetto e rimanendo poi incastrata fra il muro e una trave maestra, e poi, tolto l’innesco, non c’era più pericolo.
Quella era la bomba che, tagliati gli alettoni, era stata trasformata in uovo pasquale dagli ignoti. ”

Cosi scriveva Giovannino Guareschi in uno dei racconti del “Mondo Piccolo”.
Sulla base di queste parole nasce il curioso aneddoto della scena dell’ “Uovo-Bomba”, girata ma mai montata, nella trasposizione cinematografica.

LA SCENA MAI INSERITA NEI FILM.

La scena dell’Uovo di “Pascua”, come leggiamo dall’articolo de la “Gazzetta di Parma” che alleghiamo, venne inserita la prima volta da Giovannino Guareschi nella sceneggiatura di “Don Camillo e l’onorevole Peppone”.
Era indubbiamente però una scena molto forte per l’epoca, ragion per cui il regista Carmine Gallone, dopo averla girata, decise di non montarla nella stesura finale del film.
Come sempre questa cosa non piacque a Guareschi, che era però ormai abituato alle “battaglie” con i registi sulle variazioni della sceneggiatura.
Si decise allora di riproporre la scena nella successiva puntata della saga ” Don Camillo Monsignore ma non troppo”.
Anche in questo caso però, la scena non venne mai utilizzata, nonostante comparisse addirittura nelle versioni della locandina tedesca del film (vedi foto in fondo).

COME SAREBBE STATA LA SCENA ?

Adesso, ovviamente, sarete curiosi di sapere i dettagli di questa scena girata ma mai pubblicata.
Riportiamo alcuni dettagli della sceneggiatura originale sempre dall’articolo della Gazzetta di Parma.
Peppone e la sua squadra, cercando ricambi da un robivecchi, si imbattono in un ordigno da aereo che immaginano sia disinnescato.
La forma fa subito pensare a un uovo di pasqua da “regalare” a Don Camillo.
Lo stato maggiore del sindaco, con l’aiuto della Gisella, modificano , pitturano e applicano un fiocco alla bomba facendola sembrare un gigantesco uovo di Pasqua.
Il lavoro viene terminato dal Brusco che, armato di un gessetto e delle sue scarse capacità di lessico, appone la dedica per Don Camillo scrivendo : BUONA PASCUA .
I seguaci di Peppone lasciano quindi il regalo pasquale davanti alla canonica.
Don Camillo esce dalla canonica e viene sbeffeggiato da Peppone che esclama : ” Provi a benedirla, reverendo. Chissà che non vada via da sola!”.
Don Camillo infuriato afferra il pesante ordigno, lo solleva sopra la testa tra lo stupore generale, e lo scaglia davanti al selciato della Casa del Popolo esclamando : ” RESPINTA AL MITTENTE. PASQUA SI SCRIVE CON LA Q. CORREGGERE E RIMANDARE”.
La scena si conclude con Peppone e i suoi compagni che caricano la bomba, la gettano in un fondone e questa inaspettatamente esplode, lasciando fortunatamente tutti illesi.

Sicuramente il taglio di questa scena, per la sua crudezza e, allo stesso tempo, ilarità è stato un peccato e a tutti noi piacerebbe rivedere il girato.
Ma da fan sfegatati della saga siamo abituati a queste zone d’ombra che possiamo solo immaginare, come il sesto film (link) di cui abbiamo parlato più volte in questo blog.